A giugno abbiamo restaurato una coppia di poltrone, con struttura in legno di un importante cliente. Bellissime, ora fanno parte di una collezione privata.
Mentre qualche giorno fa abbiamo lavorato su dei decori a foglia dorati che guarniscono una credenza, epoca fine ‘700.
Quando si fanno opere di recupero come queste, senti di entrare a far parte della storia, con il nostro lavoro possiamo lasciare un segno e ridare vita ad opere d’arte che il tempo stava tentando di cancellare. Il restauro contrasta danni incredibili alla nostra cultura, e ci rende consapevoli di chi siamo e cosa possiamo fare, e gli oggetti sono la parte tangibile della storia.
Inoltre, ridare la piena funzionalità ad oggetti storici ci offre la possibilità di apprezzare il lavoro e la maestria di artigiani vissuti anche duecento o trecento anni fa ed è come ascoltare la loro voce e rivivere il percorso storico dell’oggetto e delle persone che lo hanno realizzato.
Mi piace riportare una frase che ho sentito dire ad Andrea Cristello “Fare un restauro non solo fa bene all’oggetto che si recupera e tramanda un contenuto di conoscenza, ma soprattutto fa bene alla nostra cultura storica”.
Roberto Ballardini
consulente commerciale