Figura geometrica di fra Damiano Zambelli nella basilica di San Domenico a Bologna

Arredi con intarsi, questa tecnica è tornata di moda

I nostri specialisti fanno intarsi e non solo perché tornati di moda, ma perché li sanno fare!

L’intarsio o tarsia lignea è un tipo di decorazione che si realizza accostando minuti pezzi di legno o altri materiali di colori diversi. Diffusa già nel Trecento tra il 1440 e il 1550 raggiunge il massimo della fioritura, sviluppando quello che verrà definito da André Chastel “il cubismo del Rinascimento”. Fino a tutto il XV secolo la tarsia rimase una forma artistica praticata essenzialmente solo in Italia; in seguito si diffuse, seppure molto cautamente, anche al di là delle Alpi.

Il genere andò perdendo importanza quando si abbandonarono i temi geometrici per sostituirli con soggetti prettamente pittorici: ne sono un esempio le tarsie per gli sportelli di copertura del coro di Santa Maria Maggiore, realizzate tra il 1522 e il 1532 con allegorie che introducevano alle scene bibliche.

La fine dell’importanza della tarsia fu legata proprio al desiderio di allinearsi ai caratteri formali della pittura: con l’utilizzo sempre più massiccio di tinture per comporre le sempre più complesse scene narrative e l’abbandono del repertorio tradizionale, l’intarsio entrò in una sfera di dipendenza dalla pittura, venendo relegato a puro sfoggio di virtuosismo artigianale.

Antonio della Mola, 1506, Appartamento della Grotta di Isabella d'Este, Palazzo Ducale, Mantova
Antonio della Mola, 1506, Appartamento della Grotta di Isabella d’Este, Palazzo Ducale, Mantova

Nel XX secolo, a riportare in auge la tarsia è stato il Maestro tranese Andrea Gusmai. Egli, infatti, attraverso le sue celebri opere, ha contribuito a restituire dignità a questa forma d’arte, rievocando al mondo la sua bellezza.

Simile è l’ebanisteria, dove però come materiale viene utilizzato esclusivamente il legno.

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